martedì 18 settembre 2012

Raccolta differenziata a Londra


Vivendo per 5 mesi all’anno in  un’azienda agricola sono  molto sensibile al problema dei rifiuti. Un’azienda agricola è il Pianeta in piccolo, se non fai attenzione rischi di essere sommerso dai rifiuti. Se però sei virtuoso puoi riciclare quasi tutto: plastica, vetro e ferro dopo averli accumulati li puoi anche vendere;  l’umido se lo metti nella concimaia diventa concime. Purtroppo, per quanto bravo puoi essere, vi è sempre una piccola parte che non riesci a riciclare e che sei costretto a portare in città contribuendo a formare le diverse tonnellate di rifiuti che Oria giornalmente conferisce in discarica. Da circa 3-4 anni, ad Oria, si fa la raccolta differenziata. Fui entusiasta dell’iniziativa dell’allora sindaco e non mancai di inviargli un sentito messaggio nel vedere, il primo giorno di raccolta, le vie di Oria costellate di bidoni marroni contenenti l’umido. Fu da subito un  successo, con raccolte differenziate vicine al 50%. Purtroppo il restante 50% arrancava ed arranca. E poiché arrancava anche la signora che ci aiutava in casa, mi ero convinto che quel 50% di non differenziata avesse una causa sociale e culturale, risolvibile con informazione e formazione.

La civile Inghilterra ha un modo poco civile di differenziare. Qui esistono solo 2 grandi categorie di rifiuti: riciclabile e non riciclabile. A Londra, l’operatore ecologico passa 2 volte alla settimana (a Oria 6), il martedì prende il sacco del riciclabile e quello del non riciclabile, il venerdì ritira solo il non riciclabile. Strano, perché in un paese civile dovrebbe essere il contrario presupponendo un maggior conferimento di riciclabile. Il londinese lascia il suo sacco sul marciapiede tra le 10 della sera e le 6 del mattino del giorno antecedente il ritiro oppure ci sono dei grossi bidoni dove, quando vuole, può mettere i suoi sacchi.

I sacchi devono essere di un colore specifico, guai a cambiare il colore del sacco dell’immondizia. Nella civile Inghilterra anche l’immondizia ha il suo specifico packaging e cambiare il colore del sacco non è ben accetto dagli operatori ecologici. Notting Hill e nel comune di Westmister e qui si usano i sacchi neri per il non riciclabile e i celesti trasparenti per il riciclabile.  Il primo mese abbiamo temporaneamente vissuto nella parte di Notting Hill che ricadeva in un altro Comune e lì i sacchi del riciclabile erano trasparenti rosa. Siccome di rosa ne avevamo comprati in quantità industriale ce li eravamo portati nella nuova casa. Purtroppo ho scoperto che se usi un colore diverso, il sacco te lo lasciano sul marciapiede. Tornando a casa, dopo aver accompagnato i bambini a scuola, scoprivo che erano passati a ritirare i sacchi di tutta la strada, ma non il mio, rosa shocking, con tutta la mia carta, il mio vetro e la mia plastica. La prima volta non capisci e pensi forse passeranno dopo. Nel dubbio prendi il sacco  e lo vai a gettare nei bidoni all’angolo della strada. Purtroppo ci è arrivata una lettera del Comune che ci comunicava che “dopo aver analizzato il contenuto del sacco ed essere risaliti a noi quali legittimi proprietari …. la prossima volta ci sarebbe stata fatta una multa di 250 sterline (circa 300 €)”. Tutto questo perché nonostante avessimo riciclato, rispettano gli orari ed i giorni di raccolta, ci eravamo ostinati ad usare il sacco trasparente rosa anziché quello trasparente blu.

Resta il fatto che a Londra si ricicla poco, che i sacchi neri sono il doppio di quelli trasparenti blu, ed in più, siccome la cosa mi sembrava strana ho spiato nei sacchi degli altri ed ho notato che nei sacchi neri ci mettono anche il vetro, la plastica e la carta. MALEDETTI BASTARDI.

E pure sono tutti benestanti e acculturati, una comunità internazionale e multietnica fatta di ricchi Brokers e Banchieri. Pensate che nella mia via, in 80 mt di strada, ci sono solitamente 7 Porsche parcheggiate e durante i week-end anche 2 Aston-Martin. Non capivo perché, ma la mia teoria del  problema culturale e sociale  era certamente sbagliata.
Domenica siamo stai invitati a casa di amici Napoletani per mangiare, io, e per vedere la partita Napoli/Parma, gli altri. Mario, il padrone di casa, è un giovane banchiere di successo della City, vive a Londra da 15 anni, guadagna molto bene, quindi appartiene ad una classe agiata. Inoltre è laureato alla Bocconi, con lode, in tre anni ed una sessione, quindi è anche acculturato. Anche sua moglie, Carla, è laureata, anche lei in Economia e Commercio col massimo dei  voti e i loro figli frequentano delle buone scuole e con ottimi risultati. Possiamo quindi dire che sono tutti acculturati e socialmente elevati e quindi, secondo la mia teoria, dovrebbero differenziare meglio di me che non sono laureato e sono meno agiato di loro.
È successo però che,  mentre gli altri guardavano la partita ed io mangiavo le olive, mi sono ritrovato con il solito problema che capita spesso quando la padrona di casa dimentica che oltre a servire le olive bisogna anche fornire qualcosa per gettare i noccioli. Avendo oramai la mano destra piena di noccioli, non mi restava che entrare in cucina e gettarli nel bellissimo bidone bianco, molto fashion, sperando che fosse il bidone del non riciclabile. Premo il pedale e mi resta il coperchio in mano. Era il segnale che mi faceva capire che quel bel bidone fosse poco usato. Era  infatti sprovvisto del sacco nero all’interno e ai suoi piedi vi erano due buste del supermercato, altro che sacchi neri o blu trasparenti, piene di ogni tipo di rifiuto, ovviamente non differenziato. BASTAR…

Ora mi è tutto chiaro:  Napoli sarà sempre sommersa di immondizia ed i miei vicini londinesi di origine araba, spagnola, portoghese, russa, brasiliana … continueranno sempre a mettere  nei sacchi neri la plastica e il vetro perché la monnezza non né un problema culturale né sociale. La monnezza è un problema congenito.

Saluti da Londra

7 commenti:

  1. perché m'hai cancellato il commento?

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  2. L'università dà (o dovrebbe dare) le competenze, non la cultura.

    miki de benedictis

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  3. Ue Mi, sono d'accordo con te, diciamo che però l'università fornisce sicuramente gli strumenti per farsela, la cultura. Quanto ai miei amici, che sono delle persone di cultura (indipendentemente dagli studi universitari), intelligenti, generosi... purtroppo non differenziano.

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  4. Ma la cosa piu' bella è che ti fanno la multa se sbagli il colore del sacco, e non gli importa un c.... se dentro ci metti l'uranio.
    BASTARDI!!!
    Francesco Alighieri

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