domenica 4 settembre 2011

Come mai?


E' la domanda più ricorrente.


Tutto è cominciato a fine marzo 2011. Ad Oria (Brindisi), in Puglia, delizioso Borgo Medievale alle porte del Salento in cui viviamo, è sorta una Tendopoli dove sono stati “abbandonati” circa 3.000 migranti trasferiti da Lampedusa. Improvvisazione organizzativa ed emergenza nell'emergenza generarono profondi e gravi disagi per la mia città, per i suoi cittadini e per i migranti in continua fuga dalla Tendopoli.


Di fronte all'impossibilità, come cittadino "attivo", di trovare una soluzione per me e per i migranti, che sono ancora lì nelle tende, a ripararsi dal caldo torrido dei 40 gradi con tassi umidità compresa tra il 60 ed il 90%, una sera, rientrato a casa spiegai a moglie e figli che a settembre, se la tendopoli fosse stata ancora lì, saremmo andati via da Oria.


Ovviamente la Tendopoli è stata solo il pretesto, o se vogliamo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il motivo vero è la profonda sfiducia in un paese profondamente in crisi. Crisi di ogni genere e tipo che mi genera molta inquietudine sul futuro dei miei figli, inquietudine confermata tutte le mattine che vedo il telegiornale e leggo i giornali.
Sconfortato dal fatto che nulla nel mio paese cambierà, certo che nel 2013 Berlusconi rischia di ridiventare Presidente del Consiglio, ho pensato ad un periodo di esilio volontario, per guardarmi intorno, per portare a termine qualche iniziativa imprenditoriale cominciata in Inghilterra con un amico e soprattutto far fare un anno di scuola inglese ai miei due figli di 6 e 8 anni.


Non è la prima volta che vado a vivere all'estero. Non voglio viverci per il resto della mia vita. Lo ho già fatto, in passato,  a Parigi e a San Paolo in Brasile. So che è difficile fare l'espatriato e soprattutto per tutta la vita. E' però una buona occasione per ossigenare  e rigenerare un pò il cervello e per assumere consapevolezza del fatto che nonostante i mille difetti del nostro paese, nonostante quella capra di Berlusconi, nonostante Tremonti, la Pubblica Aministrazione inefficiente, Roma Ladrona e quel cazzone di Bossi … l’Italia  e un bellissimo paese per vivere, al quale mi è difficile rinunciare nonostante l'incertezza del futuro per le prossime generazioni. L’Italia ha un’infinità di cose che sono insostituibili.


In questo blog  racconterò la quotidianeità della nostra esperienza a Londra. Per gli amici che ci chiamano e ci dicono "beh, allora, racconta" e per coloro che si accingono a fare un'esperienza simile o che vorrebbero farla.


Cari saluti,
Angelo Lippolis e famiglia

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